La pedodonzia, ovvero l’odontoiatria infantile

articolo a cura del Dott. Roberto Calegari

 

Oggi parliamo dell’odontoiatria infantile, anche detta “pedodonzia”. Cioè quella parte dell’odontoiatria che si prende cura dei denti e della salute dei più piccoli, dai primi anni di vita fino all’adolescenza.

Tra le domande che mi vengono poste dai genitori, la più frequente riguarda l’età in cui bisogna portare il bambino a fare la prima visita. L’ideale è intorno ai 5 anni, quando ormai i dentini da latte, che sono 20, sono tutti già presenti nella bocca.

La prima visita consiste fondamentalmente nell’acquisire la fiducia del piccolo paziente. Un primo passo da non sottovalutare perché pone le basi di un rapporto di fiducia che si svilupperà poi degli anni a venire. Se il bambino ha paura di andare dal dentista potrebbe evitare di esplicitare il mal di denti. Ad esempio continuando a masticare dalla parte opposta per evitare di andare dal dentista, fino a provocare gravi danni.

 Nessuna paura!

In genere i bambini hanno timore perché hanno sentito che il dentista fa le punture in bocca o usa il trapano. Ma più o meno consciamente, anche queste come altre emozioni vengono trasmesse in realtà dai genitori ai figli.

Diversi studi mostrano una correlazione diretta tra le paure della mamma e del papà, e quelle dei loro figli. Tanto più alto è il livello di timore di uno dei membri della famiglia, tanto più elevato sarà anche quello dei bambini.

I padri, investiti del ruolo di “protettore” della famiglia, giocano un ruolo di primo piano nel mediare le paure dalle madri ai bambini. Se ad aver paura del dentista fosse proprio il padre. Ebbene la sua paura è presa più in considerazione dai bambini rispetto a quelle delle madri.

Bisogna cercare di trasmettere solo emozioni positive, dimostrando con i fatti che del dentista non si deve avere paura. Per esempio proprio portando il bambino ad una visita di controllo (“vieni e vedrai tu stesso”).

 

Pedodonzia

 

Affidati a dei medici esperti di pedodonzia

E’ importante però affidarsi ad un medico esperto di pedodonzia che saprà prendersi cura dei vostri piccoli e delle loro paure, per esempio fornendo una spiegazione a tutte le sue domande, coinvolgendolo nelle procedure che ci si accinge a fare. Nello Studio 4C ogni medico ha i suoi “trucchi”, ma soprattutto ai bimbi che si comportano bene consegniamo il diploma di “Bravo Paziente”, cosa di cui sono molto orgogliosi!

 

Una volta ottenuta la fiducia, si passa al vero esame clinico, che consiste nel valutare il numero, la posizione, l’allineamento dei denti, la presenza di carie, lo stato ed il colore delle mucose, eventuali abitudini viziate, come l’uso del ciuccio o il succhiamento del pollice.

Abitudini che sono spesso causa di uno sviluppo scorretto dei denti, o di malformazioni dell’arcata dentaria. Quando il bambino è piccolo le ossa della mandibola e della mascella sono dotate di particolare elasticità. Questo può consentire uno “schiacciamento” delle parti a contatto con il ciuccio o con il pollice.

Basta ciuccio, chiedi a noi come fare

A proposito, se volete una mano per far abbandonare il ciuccio ai vostri figli, chiedete a noi! Abbiamo un vasto repertorio di strategie. Quella che ha presentato negli anni il maggior tasso di successo è la spedizione in Africa: lo chiudiamo in una busta compilata insieme al bimbo e lo spediamo ai bambini poveri che ne hanno bisogno. In cambio i genitori offrono una ricompensa, che consigliamo sia preferibilmente di tipo esperienziale, come un film al cinema o una gita domenicale.

Controlliamo se i denti crescono bene

Quando il bimbo comincia ad avere 6-7 anni, inizia l’età della permuta. E’ quindi necessario eseguire delle radiografie. L’obiettivo è controllare la presenza e la corretta posizione di tutti i germi della dentizione adulta ed eventuali anomalie di crescita dello scheletro facciale: come una masticazione invertita, oppure il morso aperto.

Le radiografie non devono preoccupare, perché nello Studio 4C abbiamo a disposizione gli strumenti più avanzati di elevata tecnologia digitale e l’esposizione ai raggi è ridotta ai minimi.

 

  • Un’altra domanda che spesso mi sento rivolgere dai genitori, riguarda i dentini da latte, mi chiedono come mai vanno curati, una cosa che forse fino a qualche anno fa non era comune. Ebbene la loro funzione è fondamentale perché, oltre a garantire la funzionalità masticatoria del piccolo, garantiscono il mantenimento degli spazi per i futuri denti permanenti. Per esempio, perdere precocemente un dentino da latte può compromettere la fase della permuta e rendere necessaria l’applicazione di un apparecchio.
    In linea generale, se i dentini non sono ben allineati non è il caso di allarmarsi: non è detto che si debba ricorrere subito a un apparecchio ortodontico. Ma una visita dal dentista è sempre consigliabile per valutare il corretto sviluppo della dentatura e intervenire presto in caso di anomalie per guidare la crescita delle ossa finché sono plastiche, e si possono ancora modificare nella forma. Se, al contrario, tutto il sistema muscolo-scheletrico è in equilibrio, a raddrizzare i denti ci si potrà pensare intorno ai 12 anni.

 

La prossima volta vi racconterò i vari apparecchi e le differenze in base all’età ed ai difetti da correggere, intanto leggi maggiori informazioni sulla pedodonzia.

 

 

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